La magia della fiamma e dell'ombra (Le streghe di Moonfell Vol. 1) (Italian Edition) by Kim Richardson

autore:Kim Richardson [Richardson, Kim]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2024-02-08T00:00:00+00:00

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Parcheggiai la mia Jeep sul marciapiede di Death Row Drive. Non pensavo che sarei tornata a Tombstone così presto, ma eccomi qui. Tutto per colpa di questo Eli, un membro dei Rinnegati.

E non dovetti cercare molto per trovare il suo indirizzo. Mi era bastato chiedere a mia zia.

"Eli Souza", aveva detto la sera prima dopo che ero tornata da casa di Annette. "Quello sporco e puzzolente straccio di un uomo. E ha le dita dei piedi più brutte che abbia mai visto".

Dash sputò il caffè. "Scusate". Si pulì la bocca.

Risi, felice di vedere Dash così rilassato con mia zia. "Dimmi di più su queste dita dei piedi. Voglio dire... come fai a sapere com'erano le sue dita dei piedi se non...".

Mia zia mi liquidò con una mano sprezzante. "Non ho mai fatto sesso con quel serpente, se è questo che stai insinuando. Anche se ha cercato di entrare nei miei pantaloni più di una volta".

"Più di una volta?" Era una conversazione strana e l'avevo iniziata io.

Mia zia mi rivolse il suo sguardo da bulldog. "Non cominciare, signorina. Perché vuoi sapere di lui?".

"Beh, Blake sembra pensare che sia uno dei Rinnegati".

"Ah sì?" Mia zia strinse le labbra, abbassando le sopracciglia mentre analizzava queste nuove informazioni nella sua testa. "Non mi sorprenderebbe. Ha sempre praticato incantesimi illegali e in qualche modo non ha mai visto l'interno di una prigione. Mi sono sempre chiesta perché".

Era interessante. "Pensi che abbia degli amici ai piani alti?".

"Piani alti", concordò mia zia. "Come i Rinnegati".

Non appena scesi dalla mia Jeep, alzai la guardia. L'ultima cosa che volevo era vedere di nuovo quel brutto folletto e la sua banda. Controllai le mie tasche e fui ricompensata dal peso del mio accendino di metallo. Il mio piccolo amico. Mi ero assicurata di ricaricarlo prima di lasciare la casa di mia zia.

Alcuni paranormali di fronte a me mi guardarono e io feci del mio meglio per non incrociare il loro sguardo.

Avevo la sensazione che Blake si sarebbe presentato, visto che la sera prima era stato così prepotente, ma non vedevo il suo SUV da nessuna parte. Bene. Non avevo voglia di occuparmi di lui in questo momento. Avevo da fare. Lui e il suo ego avevano bisogno di calmarsi.

Il mio telefono suonò in tasca. Lo tirai fuori. "Parli del diavolo".

Era un messaggio di Blake.

Blake: Abbiamo trovato un corpo in un vecchio mulino abbandonato alla periferia della città. Si chiama Samuel Caddel. È stato ucciso nello stesso modo di Tim.

Merda. Questo era il Samuel di cui mi aveva parlato Cristina.

Scorsi le immagini raccapriccianti. A giudicare dal livello di decomposizione del corpo, Samuel era stato ucciso giorni prima di Tim. Era il primo sacrificio? Ce n’erano stati altri? Non lo sapevo. Ma Blake aveva ragione. Sul corpo erano stati incisi gli stessi simboli che avevo visto sul corpo di Tim. Potevo leggere chiaramente le stesse lettere latine: ANIMAE. ANIME.

Maledizione. Un altro ragazzo morto. Se mia zia aveva ragione e i Rinnegati erano i responsabili, dovevo fermarli.

I miei occhi si posarono sugli squallidi

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